Economista inglese. Membro della direzione (1615-41) dell'East India Company, la
Compagnia delle Indie Orientali, pubblicò nel 1621 il saggio
Discorso
sul commercio dall'Inghilterra alle Indie Orientali che suscitò
vivaci polemiche, soprattutto da parte di G. Malynes, alle cui critiche
M. ribatté nel 1630 in un altro saggio
Il tesoro
dell'Inghilterra dal punto di vista del commercio estero, pubblicato postumo
nel 1664. Per
M. il ruolo del commercio estero doveva essere quello di
arricchire il tesoro dello Stato; per questo motivo le esportazioni dovevano
superare le importazioni. Egli raccomandava quindi di aumentare la produzione
industriale, soprattutto di manufatti destinati all'esportazione, e di evitare
di importare manufatti stranieri. Dalla convinzione che un persistente
squilibrio della bilancia dei pagamenti dovesse inevitabilmente condurre a un
esaurimento delle riserve, pregiudicando così le future
possibilità di scambio del Paese deficitario
M., seguendo la
dottrina mercantilistica, volle evitare un drenaggio di oro e ritenne necessario
realizzare un avanzo commerciale attraverso una regolamentazione, da parte
dell'autorità centrale, degli scambi con l'estero (Londra
1571-1641).